PERCHÉ IL GAS GPL

In Sardegna non essendoci il gas Metano è di largo utilizzo iI gas GPL (Propano) e lo usiamo per cucinare, per scaldare l’acqua, per il riscaldamento. È un combustibile di tipo fossile infiammabile e quindi bisogna evitare ogni fuga di gas. A ciò si aggiunge il fatto che i prodotti della combustione possono essere pericolosi in quanto un non corretto afflusso di aria ed una combustione incompleta possono generare il monossido di carbonio, tossico per l’organismo.

Le ragioni del suo successo si individuano nella comodità di utilizzo, infatti basta aprire un rubinetto e la sua energia è pronta, e nella qualità della combustione in quanto gli apparecchi a gas necessitano di poca manutenzione e danno luogo ad una combustione a basso livello di inquinamento.

COSE IMPORTANTI DA SAPERE

Con il termine impianto del cliente finale o impianto interno, intendiamo quel complesso costituito dall’insieme di tubi, raccordi ed accessori che compongono la parte dell’impianto adibito a veicolare il gas combustibile dall’uscita del contatore (punto di riconsegna) agli apparecchi utilizzatori (questi esclusi), dall’installazione e dai collegamenti dei medesimi, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione del locale dove deve essere installato l’apparecchio, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all’esterno dei prodotti della combustione, almeno in parte ubicato all’interno del locale in cui gli stessi apparecchi utilizzatori si trovano.

QUALI SONO LE NORME DI RIFERIMENTO

La norma UNI 7129 è la “norma fondamentale” per realizzare impianti a gas nuovi o per procedere alla modifica, anche parziale, di quelli esistenti nel rispetto dei termini previsti dalle leggi vigenti, ovvero la Legge 1083/71 ed il DM n. 37/08. In particolare per “l’installatore gas” (abilitato alla realizzazione degli impianti di cui all’art. 1 lettera “e” del DM n. 37/08) la UNI 7129 è la norma da conoscere, applicare e rispettare per la realizzazione di impianti a gas combustibile a regola d’arte e da citare espressamente (in modo corretto e consapevole) nella “dichiarazione di conformità” dell’impianto, che deve rilasciare ad opera ultimata.
La norma UNI 7129 si applica agli impianti domestici e similari che utilizzano gas combustibili (metano, gas manifatturato, GPL) distribuiti per mezzo di canalizzazioni ed all’installazione di apparecchi utilizzatori aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW (circa 30˙000 kcal/h); per gli impianti alimentati da recipienti portatili (bombole o bidoni) si applica invece la norma UNI 7131.

IL CERTIFICATO DI CONFORMITÀ

Deve essere rilasciato dalla ditta addetta al lavoro sia dopo l’installazione di un nuovo impianto, sia per trasformazioni, ampliamenti e manutenzione straordinaria dell’impianto (DM 37/08).

LE REGOLE PIÙ IMPORTANTI DA SAPERE

Sicurezza degli impianti a gas.

Gli impianti a gas devono essere realizzati in conformità alle norme tecniche UNI-CIG (organismi formati da tecnici esperti del settore). La manutenzione, l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento devono essere effettuate solo da tecnici specializzati o che siano dipendenti di società che abbiano determinati requisiti (certificato rilasciato dalla Camera di Commercio o Commissioni provinciali per l’Artigianato).

Se si ha qualche dubbio che l’impianto non sia in regola, occorre far eseguire una verifica da un’impresa abilitata. Al termine della verifica la ditta deve rilasciare la scheda di verifica prevista dalla normativa vigente. Sulla scheda l’impresa deve dichiarare sotto la propria responsabilità, di aver eseguito le verifiche prescritte dalle norme UNI 10738, ed in particolare:

Ventilazione – I locali dove sono installati gli apparecchi di utilizzazione devono essere “a norma” adeguatamente ventilati al fine di far affluire l’aria necessaria per la combustione.

Aerazione – I locali dove sono presenti apparecchi che scaricano nell’ambiente i prodotti della combustione, devono essere adeguatamente aerati per favorire il ricambio d’aria.

Evacuazione prodotti della combustione – Gli apparecchi che devono evacuare i fumi prodotti dalla combustione all’esterno dei locali di installazione, devono essere raccordati a sistemi di scarico come camini, canne fumarie, ecc., di sicura efficienza.

Dispositivi di sorveglianza di fiamma – Tutti gli apparecchi devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento.

Tenuta degli impianti – Gli impianti di adduzione del gas combustibile devono essere a tenuta (non ci devono essere dispersioni di gas).

Rivelatori di gas – Questi dispositivi non sono obbligatori. Il loro eventuale impiego può tuttavia contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas nonché, talvolta, di intercettazione del gas stesso. Il loro impiego non esonera comunque dal rispetto di tutti i requisiti prescritti dalla legislazione e dalle normative pertinenti. La scheda, infine, deve comprendere una valutazione complessiva dell’impianto, dichiarando se è idoneo o non idoneo a funzionare in sicurezza, secondo i requisiti del DPR 218/98

Da tenere presente che la responsabilità legale dell’impianto ricade sempre sul proprietario dell’impianto, motivo per cui è regola fondamentale per la propria sicurezza e quella altrui costruire e mantenere sempre l’impianto nella massima efficienza.

Regole d’uso per gli apparecchi a gas:

  1. Apparecchi di cottura a gas
    1. Sui fornelli della cucina deve sempre esserci un condotto di scarico dei fumi, inoltre nel locale deve esserci una presa d’aria. Sono preferibili piani di cottura con sistemi di sicurezza.
    2. Il tubo di gomma del gas per le cucine non fisse deve essere cambiato ogni 5 anni o alla data di scadenza indicata sul tubo.
    3. Per le cucine ad incasso è obbligatorio il tubo metallico che non è soggetto a scadenza.
  2. Lo scaldabagno
    1. E’ preferibile acquistare, anche se più caro, uno scaldabagno che prelevi l’aria per la combustione dall’esterno perché più sicuro e può essere installato nei locali dove non è consentito l’uso di altri apparecchi. Lo scaldabagno tradizionale preleva l’aria per la combustione dal locale in cui è installato e per legge deve avere un dispositivo che ne blocca il funzionamento in caso di anomalia. E’ chiamato scalda acqua quello scaldabagno che riscalda 5 litri di acqua al minuto ed è usato in genere in cucina. Lo scaldabagno istantaneo può riscaldare fino a 18 litri al minuto di acqua e deve essere collegato ad una canna fumaria.
  3. Il riscaldamento autonomo
    1. Le caldaie a camera aperta devono essere installate all’esterno delle abitazioni o in locali appositi, riscaldano gli ambienti ma anche l’acqua.
    2. Le caldaie a camera stagna possono essere installate nelle abitazioni ma devono essere collegate ad una condotta di scarico per fumi con evacuazione sopra il colmo del tetto (per qualunque tipo di caldaia: camera aperta, camera stagna, basso NOX, condensazione, aria soffiata).
    3. Consigli Utili
      1. Per interventi di installazione, manutenzione e ampliamento avvalersi dell’intervento solo di tecnici specializzati e muniti di certificato di abilitazione;
      2. è in dispensabile che nei locali nei quali è installato l’apparecchio a gas ci sia aerazione necessaria per la combustione anche mediante l’uso di fori di ventilazione onde evitare la formazione di monossido di carbonio;
      3. i sistemi di scarico dei fumi devono essere efficienti e periodicamente controllati;
  1. le tubazioni ed i collegamenti agli apparecchi devono avere un’ottima tenuta per evitare eventuali fughe di gas;
  2. non lasciare mai accesi gli apparecchi di cottura quando non si è in casa;
  3. se si sente odore di gas bisogna areare il locale, non accendere assolutamente fiamme, azionare interruttori;
  • in caso di assenza prolungata chiudere il rubinetto generale del gas.
  1. La Normativa
    1. Ai fini della sicurezza gli impianti a gas sono regolati dalle Leggi n. 1083/71 e n. 46/90, dai DPR 218/98 e DPR 37/08.

Sarda Impianti da oltre 30 anni costruisce e gestisce impianti a gas industriali e residenziali motivo per cui possiede tutte le competenze e certificazioni necessarie alla svolgimento del proprio lavoro nel rispetto della buona regola dell’arte.

Contattaci per maggiori informazioni!

Richiesta Informazioni